MORO2020 L’EREDITÀ DELLE PAROLE E DEL CORPO DI ALDO MORO NELLA NOSTRA STORIA

Il gruppo Storia di Grande come una città presenta MORO2020. L’eredità delle parole e del corpo di Aldo Moro nella nostra storia, con Marco Damilano, Miguel Gotor, Fabrizio Gifuni, Francesco Biscione, Christian Raimo e Ilaria Moroni.
La mattina del 16 marzo 1978 in cui le Brigate rosse rapirono Aldo Moro, si votava la fiducia al quarto Governo presieduto da Giulio Andreotti. Per la prima volta il Partito Comunista partecipava alla maggioranza parlamentare che avrebbe sostenuto l’esecutivo. Ed era stato Moro a gestire l’accordo.

15 FEBBRAIO 2020
DALLE 19:00 ALLE 21:00
TEATRO VASCELLO
VIA GIACINTO CARINI, 78 ROMA

 

Dettagli: https://www.grandecomeunacitta.org/eventi-blog/amare-la-storia/moro2020

L’italia del ‘900 con Miguel Gotor, Franco Benigno e Giancarlo De Cataldo

https://www.grandecomeunacitta.org/eventi-blog/amare-la-storia/l-italia-del-novecento
 
A cura del gruppo di storia di Grande come una città, per il ciclo Amare la storia.
L’italia del Novecento
con Miguel Gotor, Franco Benigno, Giancarlo De Cataldo

29 gennaio 2020
dalle 17:30 alle 20:00
Liceo Scientifico Nomentano
via della Bufalotta, 229 Roma
Ingresso libero

Dopo le tre giornate del laboratorio dell’Atelier di Storia
Come si scrive una storia d’Italia? Laboratorio sul libro «L’Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon» che hanno visto Miguel Gotor avvicinarci ai problemi dello storico, ai temi, i nodi e le interpretazioni ; del come e perché si scrive una storia d’Italia,
ci siamo dati appuntamento per parlare del libro una volta uscito.
Ne discuteremo con l’autore Miguel Gotor, con Franco Benigno, docente di storia moderna alla Scuola Normale di Pisa e Giancarlo De Cataldo magistrato e scrittore con l’introduzione di Christian Raimo.

L’Atelier si è tenuto tra il 3 e il 17 novembre diviso in tre parti
Dal 1919 al 1945: l’Italia fascista
Dal 1966 al 1980: la stagione dei movimenti tra speranze e tempeste
Dal 1992 al 2016: dalla «Repubblica dei partiti» alla «Repubblica dell’anti-politica»,

Nelle tre giornate abbiamo affrontato diverse prospettive legate al periodo storico preso in esame: come e perché si scrive una storia d’Italia; temi, nodi e interpretazioni; come nasce un libro di storia. Le fonti; la storia come cronaca.

Tutte le lezioni sono disponibili sul sito grandecomeunacitta.org e sul nostro canale youtube


Il libro
L’Italia nel Novecento è una storia del Paese-Italia e non soltanto della nostra nazione che ripercorre le tappe di una difficile modernizzazione tra l’Europa e il Mediterraneo.
Il lavoro presenta soprattutto due originalità. La prima: affronta i classici nodi della storia italiana con piena consapevolezza dei dibattiti revisionistici che hanno attraversato il confronto storiografico negli ultimi trent’anni, ma al tempo stesso li storicizza depurandoli della loro origine ideologica e militante. La seconda: offre una lettura sintetica, ma generale, di una serie di fenomeni – movimenti sociali, violenza politica, lotta armata, stragismo, terrorismo interno e internazionale – nell’arco lungo 1966-85, che ha dei tratti di novità e di presa di distanza, dovuti, anche in questo caso, a una ragione di tipo generazionale.

Miguel Gotor (Roma, 1971) insegna Storia moderna all’Università di Torino. È stato fellow presso «Villa I Tatti. The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies» e senatore della Repubblica dal 2013 al 2018. Si occupa di santi, eretici e inquisitori tra Cinque e Seicento e di storia italiana degli anni Settanta del Novecento. Ha pubblicato, tra l’altro, I beati del papa. Santità, Inquisizione e obbedienza in età moderna (2002) e Santi stravaganti. Agiografia, ordini religiosi e censura ecclesiastica nella prima età moderna (2012). Per Einaudi ha curato le Lettere dalla prigionia di Aldo Moro (premio Viareggio per la saggistica 2008), la raccolta di scritti di Enrico Berlinguer La passione non è finita (2013) e ha pubblicato Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano (2011).
I precedenti interventi di Miguel Gotor a «Grande come una città», sempre nel ciclo Amare la storia, sono disponibili all’indirizzo:
https://grandecomeunacitta.org/index.php/iniziative/amare-la-storia
• Giuliano Turone, Miguel Gotor TRAME E MISTERI D’ITALIA del 25 marzo 2019 e
• Miguel Gotor: “Io ci sarò ancora”. Il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro del 3 maggio 2019


Franco Benigno (Palermo nel 1955)
È ordinario di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo. È stato, inoltre, direttore dell’Istituto Meridionale di Storia e Scienze sociali ed è membro della redazione di varie riviste scientifiche, tra cui «Storica», che ha contribuito a fondare. Tra i suoi libri ricordiamo “L’ombra del Re. Ministri e lotta politica nella Spagna del Seicento”, Marsilio 1992; “Specchi della rivoluzione. Conflitto e identità politica nell’Europa moderna”, Donzelli 1999; “Le parole del tempo. Un lessico per pensare la storia”, Viella 2013; “La mala setta. Alle origini di mafia e camorra”, Einaudi 2015; “Terrore e terrorismo. Saggio storico sulla violenza politica”, Einaudi 2018

Giancarlo De Cataldo ( Taranto 1956)
È Giudice di Corte d’Assise a Roma. Scrittore, traduttore, autore di testi teatrali e sceneggiature televisive, ha pubblicato come autore diversi libri, per lo più di genere giallo. Collabora con “la Repubblica”. Tra i suoi libri ricordiamo “Romanzo criminale” (2002), “I Traditori” (2010), “Suburra” (2013) e “L’agente del caos” (2018) tutti editi con Einaudi.”

Si ringrazia la libreria Bookish e la libraia Giorgia Sallusti per aver messo a disposizione libri e professionalità.
 
* info: grandecomeunacitta@gmail.com
* accessibilità – non sono presenti barriere architettoniche
* linee ATAC – http://www.atac.roma.it

Miguel Gotor: “Io ci sarò ancora”. Il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro. 3 Maggio ore 18

Amare la storia, ciclo di incontri del gruppo Storia di Grande come una città, ospita lo storico Miguel Gotor per parlare del suo ultimo libro dedicato al caso Moro.

Miguel Gotor è lo storico italiano più esperto del caso Moro. Io ci sarò ancora. Il delitto Moro e la crisi della Repubblica (PaperFirst, 2019) presenta una raccolta di suoi interventi sui 55 giorni che cambiarono la storia della Repubblica. In particolare, l’autore si concentra sulle dinamiche del sequestro, sulla strenua battaglia del prigioniero, sull’azione delle Brigate Rosse, sull’area di contiguità alla lotta armata, sulle trattative segrete, sul loro fallimento, sul ruolo avuto dai servizi di intelligence e sulle tensioni geopolitiche al tempo della Guerra Fredda tra Est e Ovest, Nord e Sud del mondo e lungo l’asse del conflitto arabo-israeliano.
L’operazione Moro vide, infatti, la convergenza di interessi, a livello internazionale, tra il blocco orientale e quello occidentale e, a livello nazionale, tra un fronte reazionario legato all’oltranzismo atlantico, alla destra anticomunista e ad ambienti piduisti e i gruppi rivoluzionari del cosiddetto ‘Partito armato’ intorno a una comune matrice sovversiva. A causa della convergenza di queste forze, che pure agirono in modo autonomo l’una dall’altra, l’operazione Moro rappresenta il punto più drammatico raggiunto dalla strategia della tensione in Italia.

«Le ricerche di Miguel Gotor forniscono elementi fondamentali di conoscenza, riflessione e valutazione sul contesto, gli obiettivi e le vicissitudini del sequestro e della morte di Aldo Moro».
Gian Carlo Caselli nella prefazione di Io ci sarò ancora. Il delitto Moro e la crisi della Repubblica di Miguel Gotor (PaperFirst, 2019)

Miguel Gotor (Roma, 1971) insegna Storia moderna all’Università degli Studi di Torino. È stato borsista della Fondazione Michele Pellegrino e della Fondazione Luigi Firpo – Centro di Studi sul Pensiero Politico Onlus e fellow presso Villa I Tatti – The Harvard Univ. Center for Italian Renaissance Studies. Si occupa di santi, eretici e inquisitori tra Cinquecento e Seicento e ha pubblicato, tra l’altro, I beati del papa. Inquisizione, santità e obbedienza in età moderna (Casa editrice Leo S. Olschki, 2002), Chiesa e santità nell’Italia moderna (Editori Laterza, 2004). Per Einaudi editore ha curato il volume Lettere dalla prigionia di Aldo Moro, con cui ha vinto il premio Viareggio per la saggistica nel 2008. Per la collana Passaggi di Einaudi ha inoltre pubblicato Il memoriale della Repubblica (2011). Nel 2019 per PaperFirst, collana della società editoriale il Fatto ha pubblicato Io ci sarò ancora. Il delitto Moro e la crisi della Repubblica.
[https://www.einaudi.it/autori/miguel-gotor/]

Christian Raimo (Roma, 1975), assessore alla cultura del Terzo municipio, insegnante, giornalista e scrittore, è redattore di minima&moralia e di Internazionale, collabora con Editori Laterza. Tra i suoi titoli Le persone, soltanto le persone (minimum fax, 2014), Tranquillo prof, la richiamo io (Einaudi, 2015), Tutti i banchi sono uguali (Einaudi, 2017), Ho 16 anni e sono fascista (Piemme, 2018), La parte migliore (Einaudi, 2018).

3 maggio 2019
dalle 18:00 alle 20:00
Circolo culturale Montesacro – primo piano
Corso Sempione, 27 Roma

* info: grandecomeunacitta@gmail.com
* accessibilità – non sono presenti barriere architettoniche
* linee ATAC – http://www.atac.roma.it
* fermata Sempione – linee 90, 69, 60, 337, 86, 336
 
fonte: https://www.grandecomeunacitta.org/

Giuliano Turone racconta l’Italia occulta

Giuliano Turone racconta l’Italia occulta

Introduce Luca Tarantelli, alla presenza dell’autore e di Miguel Gotor.

Lunedì 25 Marzo ore 18:00 al Liceo Scientifico Statale Nomentano
Via della Bufalotta, 229
 
 
Amare la storia, format del gruppo Storia di Grande come una città, presenta Italia occulta. Dal delitto Moro alla strage di Bologna. Il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980), ultimo libro inchiesta di Giuliano Turone che racconta quella terribile stagione. Introduce l’incontro Luca Tarantelli, alla presenza dell’autore e di Miguel Gotor.

Una storia nera. Una storia purtroppo vera questa di Giuliano Turone, Italia occulta, dove tutto è minuziosamente documentato da atti di giustizia, sentenze, ordinanze, confessioni, interrogatori, testimonianze, perizie balistiche, verbali magari a suo tempo sottovalutati o non compresi, qui invece analizzati con la furia certosina dello scrittore che spesso, come magistrato, è stato al centro di quel che racconta. Non è un’autobiografia. Se non si conoscono i fatti, ci si può render conto della presenza e della funzione dell’autore solo da una minuscola nota a piè pagina, l’opposto dell’esibizione. Protagonista delle vicende narrate è un paese malato, spesso moribondo, una palude non prosciugata dove negli anni settanta e ottanta del Novecento, dall’indomani di piazza Fontana all’uccisione di Moro, fino al massacro della stazione di Bologna, è accaduta l’ira di dio, stragi, assassinii, complotti, tentati colpi di Stato.

Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di cassazione e già docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano, è stato il giudice istruttore che, prima di occuparsi delle inchieste su Michele Sindona e sulla Loggia P2, ha indagato sulla presenza di Cosa nostra a Milano negli anni settanta arrivando all’incriminazione del capomafia di allora, Luciano Liggio. Negli anni novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura nazionale antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa, per la redazione della convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio, e con le Nazioni Unite, svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia e contribuendo alla redazione dell’Oxford University Press Commentary sullo statuto della Corte penale internazionale (2002).
Tra le sue pubblicazioni, Il caffè di Sindona, con Gianni Simoni,
(Garzanti 2009), Il caso Battisti (Garzanti 2013), Il delitto di associazione mafiosa (Giuffrè, 2015), Il boss. Luciano Liggio: da
Corleone a Milano, una storia di mafia e complicità (Castelvecchi 2018), con Antonella Beccaria, e nel 2019 per Chiarelettere con la prefazione di Italia occulta. Dal delitto Moro alla strage di Bologna. Il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980), con la prefazione di Corrado Stajano.

Miguel Gotor (Roma, 1971) insegna Storia moderna all’Università di Torino. È stato borsista della Fondazione Michele Pellegrino e della Fondazione Luigi Firpo e fellow presso Villa I Tatti. The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies. Si occupa di santi, eretici e inquisitori tra Cinque e Seicento e ha pubblicato, tra l’altro, I beati del papa. Inquisizione, santità e obbedienza in età moderna (2002), Chiesa e santità nell’Italia moderna (2004). Per Einaudi ha curato il volume Lettere dalla prigionia di Aldo Moro, con cui ha vinto il premio Viareggio per la saggistica nel 2008. Per Einaudi ha inoltre pubblicato Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano (Passaggi, 2011).
[https://www.einaudi.it/autori/miguel-gotor/]

* accessibilità – non sono presenti barriere architettoniche
* linee ATAC – http://www.atac.roma.it
* fermata Fucini/Bufalotta – 86, 341
* info: storia@grandecomeunacitta@org